RESINARE UN PAVIMENTO PER MIGLIORARNE L’IMPIEGO
Resinare un pavimento o un supporto verticale è una delle soluzioni più semplici per recuperare o migliorare una superficie. Nelle aziende industriali, come in qualsiasi centro commerciale, abitazione o edificio pubblico.
La poca durata di un pavimento si basa fondamentalmente sul l’errata scelta di materiali che non sono nati per resistere alle sollecitazioni. Da quelle meccaniche a quelle chimiche…
Si rovina tuttavia anche per la “naturale” caduta di oggetti ed utensili pesanti, per il passaggio di muletti o carrelli, oppure per lo stazionamento di carichi significativi.
Ciò nonostante, nella nostra importante esperienza a contatto con migliaia di aziende in tutta Italia e in tutti settori, abbiamo avuto prova che si preferisce resinare un pavimento anche semplicemente per migliorarlo. In alcuni casi addirittura per anticipare quel naturale degrado dei materiali citati in precedenza.
È infatti noto a tantissime aziende, che questi materiali si bucano e si fessurano con il passare del tempo. Nei casi più gravi possono anche interrompere il ciclo produttivo o logistico.
Nel settore industriale, come in quello alimentare.
IL PROBLEMA DELLA POLVERE
Resinare un pavimento migliora quindi anche le performances di un’azienda, soprattutto quando un fastidioso elemento come la polvere incide, in maniera significativa, sulla produzione.
Si pensi ad esempio alle aziende della meccanica di precisione, a quelle del settore tecnologico per finire a quelle che operano sul comparto sanitario.
L’uso infatti di materiali poco resistenti, come il cemento o le piastrelle, determina con il tempo una sovrapproduzione di polvere. Semplicemente per il fatto che quando le superfici iniziano a sfaldarsi o a creparsi, con il continuo passaggio di persone e carrelli, le polveri di questi materiali si uniscono a quelle naturalmente presenti nell’aria, distribuendosi ovunque. Anche sulle delicatissime macchine di precisione che poco tollerano questo elemento.
Ma polvere, fessure e buchi, sono anche un grosso problema per le costose schede elettroniche dei muletti, come ben sanno molti imprenditori del settore della meccanica.
Resinare un pavimento con una validissima tecnica e con prodotti specifici composti da resina epossidica, è in definitiva anche un buon sistema per fare prevenzione.
…oltre che per allontanare problemi alla sicurezza e all’operatività aziendale, causati da fattori interni.
LA RESINA È LA SOLUZIONE PER TUTTI
Resinare un pavimento è una soluzione utile per qualsiasi realtà. Non a caso abbiamo recentemente terminato i lavori di riqualificazione dei pavimenti di un’azienda operante nel settore degli impianti elettrici e idrotermosanitari.
Ci riferiamo a RG Impianti di Salzano, Venezia.
In questo caso, per resinare un pavimento abbiamo iniziato i lavori con la preparazione del supporto. Ossia con un’accurata pallinatura a circuito chiuso con recupero delle polveri della superficie esistente. Oltre la naturale levigatura con dischi diamantati per irruvidire la superficie e per eliminare i residui di materiali non coerenti.
Durante il sopralluogo preventivo, è stato verificato con un apposito strumento una certo livello di umidità in corrispondenza dei giunti di dilatazione. Pertanto per prevenire la migrazione dell’umidità dal fondo alla superficie è stato steso a rullo un apposito prodotto. Parliamo del Permaprimer Antiumido al quale è stata fatta poi seguire una rasatura con Permabeton Rasante.
Soluzioni ideali per limitare la presenza dell’umidità nelle aziende.
A conclusione dei lavori di preparazione, è stato realizzato e poi steso il Syntocret Floor Ms che è un rivestimento monolitico a sistema multistrato. Composto quindi da quarzo sferoidale tedesco e resina epossidica a due componenti senza solventi.
Nonostante le poche foto pubblicate i risultati sono tuttavia evidenti.
